Lo sciopero di 160 docenti della Scuola di Medicina e il rischio che gli appelli fino ad ottobre possano saltare ha mandato su tutte le furie gli studenti. Oggi il caso è stato affrontato durante il Consiglio di Dipartimento del Dipartimento Emergenza e Trapianti di Organi ( D.E.T.O.).
La protesta di Link
“Pur essendo convinti della legittimità di una rivendicazione che abbia come obiettivo l’ottenimento di un salario spettante di diritto al corpo docente lo ha maturato, in qualità di Sindacato studentesco non possiamo assolutamente non considerare come lo strumento adottato, il cosiddetto sciopero della sessione autunnale, sia poco efficace anche rispetto agli obiettivi che si pone: danneggia la componente più debole dell’Università italiana che da anni vive la precarietà, esistenziale e non solo, subisce continue ingiustizie rispetto ad un sistema di diritto allo studio, welfare studentesco e sistema di tassazione inadeguato e incapace di rispondere ai nostri bisogni”.
Gli studenti evidenziano quanto questa protesta non possa che penalizzare i ragazzi.
“Siamo studenti e studentesse in perenne lotta contro il tempo, ci richiedono crediti per vederci garantiti un diritto e pagare tasse più basse, ci chiedono di essere produttivi altrimenti si è fuori dal sistema, ci chiedono di essere rapidi e competitivi altrimenti non serviamo al mondo del lavoro, ci chiedono di essere schiavi per non produrre cambiamento. Per questi motivi e non solo, la protesta va a creare un grave disagio a tutta la comunità studentesca. Auspichiamo che anzichè procedere verso questa forma di protesta, senza volerne mettere in discussione le finalità, si cerchi di costruire un movimento ampio che sappia guardare al problema nel suo complesso e nella sua complessità, senza portare altre fratture all’interno del nostro Ateneo e senza danneggiare chi già vive sulla propria pelle discriminazioni ed espulsioni dal sistema formativo”.
L’appello ai dipartimenti della Scuola di Medicina affinchè si esprimano assicurando la copertura degli appelli.