Le chiavi del mio mondo è il secondo singolo di Leonardo Lamacchia; il brano è tratto dall’EP Ciò che resta, con la cui title track il giovanissimo cantautore barese è arrivato tra i finalisti delle Nuove Proposte di Sanremo 2017. Il videoclip del singolo racconta le inquietudini del quotidiano e della nostra epoca, ma lo fa con una certa leggerezza, quella del “camminare senza gravità”. Oltre che interprete, Leonardo Lamacchia è anche coautore delle sue canzoni, che scrive partendo dal pianoforte.
Quali sono le inquietudini di Leonardo Lamacchia?
Le mie inquietudini non sono sicuramente differenti dalle inquietudini di tutti i giovani di oggi: riguardano il futuro, il lavoro e la felicità. Esse sono frutto del cattivo rapporto con il tempo che questa società cerca di imporci e l’unico modo per uscirne fuori è quello di dare fiducia alle nostre passioni perché saranno proprio loro a salvarci.
Proseguendo il discorso dei temi trattati nel brano: la leggerezza ci salverà da queste inquietudini della nostra epoca? Quali sono invece i punti di riferimento di Leonardo Lamacchia?
Ahimè, la leggerezza può apparentemente salvarti all’inizio. Con il passare degli anni quella leggerezza si trasforma in determinazione e aiuta sicuramente a ritrovare le chiavi del nostro mondo. I miei punti di riferimento sono sicuramente quelli citati nella prima domanda, insieme alla consapevolezza e alla stabilità.
Dove si spinge la curiosità musicale di Leonardo Lamacchia?
L’aspetto più bello di questo mondo è la diversità e il riuscire a conoscere e a interiorizzare tutti i volti della musica: sicuramente può aiutare al miglioramento di una consapevolezza artistica di base che ti spinge a trasformarti e a trasformare la propria musica.
Cosa ricorda oggi Leonardo Lamacchia della sua esperienza a Sanremo?
Sanremo mi ha dato tanto e mi ha lasciato sicuramente tanto. È un’esperienza che tutti dovrebbero vivere, a parole è quasi impossibile spiegare cosa sia. Vive durante quella settimana ma – credetemi – è meraviglioso! Porterò sempre con me questa esperienza, con la speranza di aggiungerne altre (magari anche dello stesso tipo).
Cosa lega Leonardo Lamacchia alla Puglia?
La Puglia, oltre ad essere la mia casa e la mia terra, rappresenta l’inizio di un meraviglioso viaggio nella musica che è iniziato dai piccoli palchi di città, passando per il Teatro Petruzzelli di Bari (che ricordo ancora nitidamente per la carica emotiva), sino ad arrivare a ciò che sono oggi e a ciò che voglio essere in futuro. È una terra con un grosso potenziale che non ha nulla da invidiare al resto dell’Italia, sicuramente mi piacerebbe continuare a vivere qui.