Dopo il successo della prima iniziativa, dedicata al pittore avanguardista Giorgio de Chirico, Il Libro Possibile – Arte ritorna con una nuova grande mostra, intitolata “Man Ray: L’uomo infinito”, che rimarrà aperta al pubblico da sabato 15 luglio a domenica 19 novembre. L’esposizione porterà all’interno del Castello circa 100 opere – tra cui dipinti, disegni, fotografie, sculture, litografie e oggetti d’arte – dell’americano Man Ray, artista simbolo del Dadaismo. L’esposizione sarà aperta dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 21.
Il titolo della mostra è tratto da una delle opere esposte, “L’Homme Infini” (1970), che contiene in sé la complessità e la profondità della ricerca artistica di Man Ray e getta uno sguardo sulla produzione dell’artista nella sua totalità. L’infinito viene qui interpretato come sfida alla complessità del quotidiano, come conquista delle multiformi possibilità di integrazione e coesistenza delle diversità. Uno spiraglio di innovazione nella società odierna, che mostra al contrario la tendenza a tracciare confini, a definire frontiere, a innalzare muri.
L’esposizione sarà suddivisa in otto aree tematiche che, in ordine cronologico, analizzeranno i diversi stili e le differenti tecniche con le quali l’artista si è cimentato nella sua vita. Il percorso della mostra inizia con la sezione intitolata “New York 1912 – 1921”, nella quale saranno esposte le opere del primo periodo americano, che ben illustrano la molteplicità di tecniche e mezzi espressivi impiegati da Man Ray, la cui attività si sviluppa già sul duplice binario di fotografia e pittura. La seconda sezione, “Il rapporto con Marcel Duchamp”, presenterà il legame tra i due grandi artisti che, scoprendosi affini e complementari, hanno seguito l’uno le tracce dell’altro, pur sempre conservando la propria individuale originalità, e hanno collaborato alla realizzazione di alcune opere di fondamentale importanza per entrambi.
Le due sezioni “Gli amici artisti e autoritratti” e “Muse e Modelle” sottolineeranno una delle caratteristiche principali dell’opera fotografica di Man Ray, ovvero quella di ritrarre le persone che lo ispiravano, tra cui i suoi tanti amici artisti, sé stesso e le sue muse e modelle. Nella sezione “Dadaismo ed avanguardie” metterà in luce l’adesione a uno dei movimenti più rivoluzionari dell’arte del Novecento, il Dadaismo, la cui funzione principale è quella di distruggere la concezione ormai vecchia e desueta dell’arte, stravolgendone tutti i canoni convenzionali, in favore di una totale e irriverente libertà espressiva.
“Realtà e finzione – voyeurismo e sadismo” sarà l’area della mostra in cui verranno esposte le opere realizzate tramite tecniche sperimentali. Tra questi i famosi ‘rayographs’: immagini fotografiche ottenute poggiando oggetti direttamente sulla carta sensibile che viene poi impressionata senza l’uso della macchina fotografica. Infine le due ultime sezioni “Juliet”, all’interno della quale spicca l’’album Fifty faces of Juliet – chiarissimo omaggio alla moglie, conosciuta ad Hollywood nel 1940 -, e “Ritorno in Francia”, dedicata all’ultima fase della vita di Man Ray nella quale l’artista tornerà inconsciamente alle origini della sua produzione, creando così una linea di continuità tra passato e presente.
L’intero ricavato della vendita dei cataloghi della mostra sarà devoluto ai progetti benefici della Fondazione Telethon per finanziare la ricerca sulle malattie genetiche rare. Un’iniziativa che unisce arte e beneficenza e che già ha permesso di raccogliere oltre 11mila euro lo scorso anno con i proventi dell’esposizione dedicata all’artista metafisico Giorgio de Chirico.
L’ingresso è a pagamento al costo di 10 euro. Saranno disponibili anche biglietti a prezzo ridotto di 6 euro. Info su www.manrayconversano.com.