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Calcetto, ma non solo: Bari ricorda Michele Fazio e le vittime innocenti di mafia

Pubblicato da: redazione | Mar, 11 Luglio 2017 - 08:00

Un triangolare di calcio, una celebrazione eucaristica e un momento di raccoglimento sul luogo dell’omicidio. Così mercoledì 12 luglio Libera e la Regione Puglia, assieme al Comune di Bari e altre istituzioni, ricorderanno Michele Fazio, a sedici anni dal giorno in cui la sua vita fu spezzata da un proiettile destinato ad un delinquente barese, in un’annosa guerra tra clan che non ha risparmiato nel tempo vittime innocenti.

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Dalle 17.30 i ragazzi del quartiere Bari Vecchia giocheranno a calcetto sui campetti del Lungomare intitolati proprio a Michele Fazio. Alle 19.00 don Franco Lanzolla celebrerà la funzione religiosa presso la cattedrale di San Sabino, che i coniugi Pinuccio e Lella Fazio hanno voluto dedicare non solo a Michele ma a tutte le vittime innocenti di mafia.

Il 13 luglio invece, alle 9.30, ci sarà un momento di raccoglimento insieme alle Istituzioni in largo Amendoni, il luogo dove Michele ha perso la vita e dove abitano ancora i suoi genitori Pinuccio e Lella, che nel frattempo hanno trasformato il dolore in impegno per la comunità e voglia di riscatto di una intera città.

Sarà anche occasione per ricordare le 23 vittime della strage dei treni del nord barese nel primo anniversario dell’incidente, e la figura di Stefano Fumarulo, il dirigente della Regione Puglia impegnato in prima linea nell’antimafia sociale e istituzionale, prematuramente scomparso lo scorso aprile.

Michele Fazio aveva solo 16 anni quando il 12 luglio 2001, mentre tornava a casa dopo il lavoro tra i vicoli di Bari vecchia, fu raggiunto da un colpo di pistola alla testa sparato durante uno scontro a fuoco tra i clan Capriati e Strisciuglio. Dopo l’iniziale archiviazione, nel 2004 il caso fu riaperto dall’allora pm della Dda Desirèe Digeronimo, la quale ha sempre sottolineato come le indagini siano state rese difficili dal muro di omertà innalzato nella città vecchia. Molti avevano visto ma nessuno voleva parlare.

Il terzo e ultimo componente del commando, Michele Portoghese, soli 16 anni anche lui al momento dell’agguato, è stato condannato in via definitiva e arrestato proprio pochi giorni fa. Per l’omicidio erano già stati condannati, con sentenze passate in giudicato, Francesco Annoscia e Raffaele Capriati. Leonardo Ungredda, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, è morto invece nel 2003 in un agguato sul lungomare.

Ogni 12 luglio cittadini e istituzioni si ritrovano a Bari sotto il monumento dedicato per ricordare Michele Fazio e rinnovare l’impegno comune.

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