È stato siglato questa mattina, a Palazzo di Città, il protocollo tra l’amministrazione comunale e la sezione di Carbonara dell’associazione nazionale Carabinieri – nucleo di volontariato e protezione civile per l’avvio del servizio di vigilanza visiva non armata da svolgere presso la sede della Procura della Repubblica di Bari, in via Nazariantz.
A firmare l’intesa, di durata annuale, il vicesindaco Pierluigi Introna e il presidente del nucleo di volontari impiegati presso la Procura Giacinto Sciacovelli, carabiniere scelto in congedo.
L’attività, che dovrà essere espletata dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 14, è finalizzata a garantire il rispetto, da parte del personale impiegato, della normativa vigente in materia di tutela dei diritti dell’utenza. Durante il sevizio, che sarà svolto all’ingresso e su tutti i piani della struttura, i volontari, dotati di idonei distintivi di riconoscimento, dovranno segnalare fatti e situazioni che richiedano interventi urgenti da parte degli uffici competenti.
All’associazione sarà corrisposto un contributo di 1.600 euro mensili a rimborso delle cinque unità volontarie che presteranno quotidianamente il servizio.
“Per l’amministrazione comunale – ha dichiarato Pierluigi Introna – è un onore collaborare con l’associazione dei Carabinieri in congedo, da sempre attenta alle questioni sociali e alle emergenze e garante del contrasto alle situazioni di illegalità. Peraltro, la sede della Procura della Repubblica è un luogo particolarmente sensibile e, pertanto, il presidio assicurato da volontari competenti ed esperti rappresenta un servizio prezioso anche per tutti i dipendenti della Procura”.
“Sono molto felice – ha proseguito Giacinto Sciacovelli – perché per noi è un orgoglio e per i volontari che presteranno servizio in Procura motivo di grande soddisfazione. L’attività che portiamo avanti, inoltre, è particolarmente richiesta dagli addetti ai lavori della Procura della Repubblica, a partire dal procuratore. Anche perché, a seguito della strage nel tribunale di Milano, la nostra associazione è stata la prima in Italia a svolgere questo genere di prestazioni”.