Nel mese di giugno sono transitati dall’aeroporto di Bari 436.453 passeggeri, in crescita del +9,8% rispetto alle 397.513 unità dello stesso mese del 2016. In aumento del 19,3% i passeggeri di linea internazionale (165.731 a giugno 2017 contro i 138.925 dello scorso anno) e del 2,9% quelli di linea nazionale, passati dai 251.733 del 2016 ai 259.107 di quest’anno. Il consuntivo del 1° semestre dell’aeroporto di Bari si attesta a 2.129.961 passeggeri, il +7,5% rispetto all’analogo periodo 2016. Il totale del traffico di linea è stato di 2.094.222 passeggeri (+7,2%), dei quali 1.370.400 (+2,3%) di linea nazionale e 723.822 (+17,8%) di linea internazionale.
Segno positivo anche per Brindisi che ha registrato un incremento del 4,85%, passando dai 231.706 passeggeri di giugno 2016 ai 242.937 del mese scorso. Di questi 232.564 sono stati i passeggeri di linea (+4,5%) e 10.080 (+12,9%) quelli riferiti a voli charter. L’ulteriore dettaglio del traffico di linea evidenzia che i passeggeri di linea nazionale sono stati 173.399 (+0,5%) e 59.165 quelli di linea internazionale, pari al +18,7% rispetto ai 49.853 passeggeri dello stesso mese dello scorso anno. Il buon risultato di giugno consente di migliorare il dato relativo al 1° semestre del 2017 che si attesta a 1.042.422 passeggeri, in flessione dell’1,8% (era al -4,9% nello scorso mese di febbraio) rispetto a 1.061.942 passeggeri del 1° semestre 2016.
Il dato aggregato dei due aeroporti riferito ai primi sei mesi del 2017 si attesta a 3.172.383 passeggeri (+4,2%), dei quali 2.204.490 (+0,3%) su voli di linea nazionale e 918.776 (+14,4%) su quelli di linea internazionale. Buon andamento anche per il traffico charter, i cui passeggeri sono passati dai 37.799 del 1° semestre 2016 ai 45.818 (+21,2%) del 2017. Sempre a livello di rete (Bari e Brindisi), nello scorso mese il traffico passeggeri è cresciuto dell’8% (629.219 passeggeri a giugno 2016 contro i 679.390 di giugno scorso) con percentuali che si sono attestate al +1,9% per la linea nazionale, al + 19,1% per la linea internazionale e al + 38,4% per il charter.