“Noi qui moriamo avvelenati, sembra di vivere nel terzo mondo”. E’ la denuncia di un residente del complesso abitativo in via Ascianghi che ospita 21 famiglie e circa cento persone. Le palazzine, situate al confine tra i quartieri Stanic, Libertà e San Paolo, sono ancora sprovviste del collegamento alla fognatura pubblica e dell’allacciamento per la fornitura di gas: l’azienda ha chiesto ai condomini circa 50mila euro per coprire i costi per portare i tubi sino alle palazzine. La strada, da oltre 10 anni, è in stato d’abbandono. Le campagne circostanti sono disseminate di discariche abusive. Si susseguono cumuli di calcinacci, copertoni, frigoriferi, bustoni neri abbandonati da settimane.
La puzza è perenne: da un lato i focolai notturni appiccati per distruggere ingombranti o sciogliere i rame dai cavi e altre sostanze dai refrigeratori. Dall’altro i fumi maleodoranti provenienti dal vicino impianto di cremazione del cimitero.
Alla mancanza di illuminazione notturna e dei bidoni per il corretto conferimento si aggiunge il continuo passaggio di extracomunitari che scavalcano le recinzioni per accedere ai binari delle Ferrovie dello Stato. “Via Ascianghi – aggiunge un residente – non rientra nemmeno nella lista di pulizia straordinaria delle strade avviata dal Comune”.