Settore in difficoltà per l’arresto temporaneo dell’attività e la mancanza del relativo “ristoro” economico, Regione in ritardo sull’attuazione del programma. E’ Giandiego Gatta, vicepresidente del Consiglio regionale, a tenere alta l’attenzione sulle problematiche relative al mondo della pesca, a poco meno di quattro mesi da un identico appello.
“Nonostante una mozione approvata dal Consiglio regionale e più interrogazioni presentate dal sottoscritto – dice Gatta – sono costretto a stigmatizzare l’atavico ritardo della Regione Puglia, evidentemente poco sensibile ai problemi che attanagliano il settore della pesca: le nostre marinerie, infatti, sono ancora in attesa che la Giunta regionale attui il ‘Programma operativo nazionale per la pesca 2014/2020’ per poter accedere ai benefici economici previsti come forma di ristoro per aver effettuato l’arresto temporaneo della attività”.
“Ad oggi – aggiunge Gatta – le numerosissime flotte pugliesi hanno già presentato ben due richieste per le annualità 2015 e 2016 e la Puglia, ahinoi, è in notevole ritardo sulla pelle di un settore che versa già in un momento di grande difficoltà, non avendo ancora attuato ed emanato gli avvisi relativi al Programma, contrariamente a quanto già accaduto in altre regioni, molto più efficienti. Un ritardo, quello della Regione Puglia, che può determinare una consistente perdita di risorse: si consideri, infatti, che il 60% delle disponibilità finanziarie dell’intero periodo va impiegato entro il 2018. Eppure, il settore sta compiendo sforzi faticosissimi – conclude Gatta – e bisogna scongiurare il rischio di perdere risorse importanti e di assistere al disarmo totale delle flotte nostrane”.