Giocano i vecchi, le zie e i pronipoti. Gioca il sindaco ma solo se giocano anche i preti, le suore e l’opposizione. Giocano i fruttivendoli e gli imprenditori. E giocano pure i rom, i dervisci e i musulmani. A patto che, la regola vale per tutti, si giochi insieme e per strada: che si tratti di cuccagna e biliardo o di video-game immersivi 360.
Dal 28 giugno al 2 luglio 2017 Ceglie Messapica (Brindisi) si trasforma nella repubblica indipendente dove lo Ius soli si acquisisce giocando. Basta varcare una delle porte della città vecchia e partecipare al Festival dei giochi che quest’anno festeggia la XIII edizione con una novità che vale per scarto evolutivo della manifestazione. Le insegne del festival perdono l’estensione di “giochi tradizionali” per aprire alle avanguardie dei giochi urbani.
Dalla materia, gli assi in croce su due ruote dei carrettoni, ai pixel, continuando a scommettere sulla dimensione comunitaria dell’esperienza ludica. “Perché se è vero che la partecipazione al festival resta gratuita è vero anche che la conquista della cittadinanza implica una cittadinanza attiva: dunque, giocate!”. Parola di Mirko Lodedo, fondatore di Casarmonica, l’associazione che da 13 anni organizza l’evento e che anche per l’edizione 2017 conta sul patrocinio del Comune di Ceglie Messapica, la partnership di Armamaxa, Punes, Idea Radio, Med cooking school, PGreco Photo Studio e soprattutto su un’armata ludica di circa 100 volontari. Main sponsor dell’evento la fabbrica torinese Quercetti, che da 65 anni produce giocattoli creativi made in Italy al cento per cento.
L’anteprima del festival si terrà mercoledì 28 nel castello ducale di Ceglie Messapica dove sarà presentato Papagna experience, un progetto di Casarmonica patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – ministero della Gioventù. Papagna Experience è la città segreta da esplorare dotandosi di due oggetti: un antico, misterioso libro preso in prestito dalla biblioteca comunale e uno smartphone, chiavi d’accesso al centro storico raccontato con i linguaggi della realtà aumentata. In contemporanea con la presentazione del progetto si aprirà l’Ufficio comparse, casting aperto ad attori dell’ultima ora che vorranno prendere parte ai video immersivi da protagonisti.
La cerimonia inaugurale del festival si terrà invece giovedì 29 alle 19, quando il corteo del Piccolo popolo animato da 500 bambini e 200 figuranti percorrerà il tragitto dal teatro comunale a piazza Plebiscito per conquistare la chiave d’accesso al centro storico, prendendone possesso per la cinque giorni dei giochi. Da venerdì 30 e fino alla fine del festival, in tutte le piazze, nei palazzi storici, nelle chiese e nel castello ducale saranno installati i campi di gioco (Bocce, Tiro con l’arco, Gara dei Fischi, Rugby, la Stanza delle Favole, Gara di Briscola e scopa, Torneo di Fifa Psp, letture per bambini e merende). Fischio di inizio venerdì 30 alle 21 per la Partita della Salvezza che vedrà fronteggiarsi due squadre sui generis: i sacerdoti della città contro le suore di Villa Aurora. Chi vince guadagna anche la cittadinanza nell’alto dei cieli.
Per tutta la durata del festival saranno aperti laboratori gratuiti di danze africane, costruzione di aquiloni, burattini e giochi tradizionali. Ci sarà anche un laboratorio di circo e musica tutte le sere in largo Ognissanti per il dopo-festival. Diverse le band che si avvicenderanno sul palco, ciascuna con il suo sound: musica irlandese, percussioni africane o pizzica, la musica sarà in ogni caso quella dell’inclusione.
La partecipazione al festival è totalmente gratuita. Basta esserci e metterci in gioco.