Due petizioni firmate da centinaia di cittadini (in quattro anni) non sono bastate a trasformare il parchetto di via Stefano Jacini in area di sgambatura per cani senza guinzaglio. In attesa di una risposta dal Comune, l’area verde adiacente al parco 2 Giugno è stata ormai “occupata” dai residenti e dai loro cani. “Manca l’ufficialità, ma da un anno la polizia municipale ha smesso di fare multe”, racconta un residente.
Da una parte, lo stato d’abbandono perenne in cui versa il parchetto di via Jacini tra panchine imbrattate, reti divelte, danni alle strutture e una fontana fuori uso. Dall’altra, la necessità di adeguare lo spazio pubblico alle esigenze degli amici a quattro zampe: recinto a norma, cancello funzionante, contenitori per il corretto smaltimento delle deiezioni canine, divisione del perimetro in due aree in base alla taglia del cane. Pur di far bere i propri cani, l’assenza di fontane adeguate costringe i padroni a riempire con l’acqua delle buste di plastica o a portare bottiglie e ciotole da casa.
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