Scongiurare l’insorgenza delle malattie. Promuovere la salute prima ancora della cura della malattia, perché la prevenzione è un vizio che fa bene. Viaggiano su questi binari e a velocità sostenuta le priorità dell’Istituto tumori barese (Irccs), il cui traguardo più recente è un patto d’acciaio siglato con Isde Italia (International Society of Doctors for Environment), la società scientifica impegnata a promuovere le politiche di prevenzione primaria in ambito sanitario e quindi oncologico.
Del resto, è possibile intervenire ben prima che la mano ignota del cancro provi a scippare benessere e serenità, grazie all’identificazione e alla prevenzione dell’insorgenza dei fattori di rischio. L’Istituto tumori, inoltre, in quanto sede della costituenda Rete oncologica pugliese, è tenuto a programmare specifiche aree di intervento con riferimento alla diffusione di buone pratiche e modelli organizzativi virtuosi proprio attinenti alla prevenzione. Per queste ragioni, la “ricetta” del “Giovanni Paolo II” è semplice e infallibile: mantenere lo stato di salute muovendosi con anticipo sulla diagnosi e sulla cura delle malattie.
Le linee di collaborazione tra i due enti sono state concordate tra il direttore generale dell’Irccs, Antonio Delvino, il direttore scientifico Nicola Silvestris, il presidente del comitato scientifico nazionale ISDE, Agostino Di Ciaula e il presidente di Isde Italia, Roberto Romizi e si fondano sul comune interesse per la prevenzione primaria in ambito oncologico, con campo d’azione sul soggetto sano.
Spinti dalla necessità di creare una cultura della prevenzione tra i cittadini, baluardo di una migliore qualità di vita, la sinergia tra l’Istituto barese e Isde Italia sarà finalizzata a promuovere programmi destinati alla popolazione pugliese e volti a stimolare il dibattito sulla materia rovente, definire gruppi di lavoro che possano collaborare su tematiche specifiche, elaborare protocolli di ricerca condivisi, promuovere periodici incontri pubblici.
È zeppa di iniziative la nuova idea di medicina già avviata da mesi nell’Irccs barese e ora avvalorata dalla stretta di mano con l’ISDE, pronta a sovvertire l’approccio solamente curativo della malattia, privilegiandone uno preventivo e multifattoriale. Dal megafono dell’Istituto di via Orazio Flacco l’invito rivolto a tutti è chiaro: prendere il “vizio” della prevenzione.