Il gup del Tribunale di Bari, Rosa Anna Depalo, ha rigettato la richiesta di acquisizione di nuove intercettazioni nell’udienza preliminare nei confronti dell’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e di Valter Lavitola, ex direttore dell’Avanti, accusati di aver indotto Gianpaolo Tarantini a mentire sulle 26 tra escort e giovani donne portate, tra il 2008 e il 2009, dall’ex imprenditore barese a Villa Certosa e palazzo Grazioli.
Berlusconi e Lavitola sono accusati di aver indotto Tarantini a mentire ai pm baresi che indagavano sul giro di escort dicendo che Berlusconi non sapeva che le donne venissero pagate. Nella scorsa udienza i difensori di Berlusconi, gli avvocati Nicolo’ Ghedini e Francesco Paolo Sisto, avevano chiesto che fossero acquisite agli atti del processo altre conversazioni disposte dalla magistratura barese nell’inchiesta per favoreggiamento della prostituzione relativa proprio alle ragazze portate da Tarantini dall’ex premier. Conversazioni che, secondo la difesa, avrebbero dimostrato l’estraneità di Berlusconi ai fatti contestati.
Secondo il giudice il quadro probatorio è sufficientemente delineato, quelle intercettazioni riguardano temi già contenuti negli atti fino ad ora acquisiti e, quindi, non sono rilevanti ai fini della decisione. Si tornerà in aula il prossimo il 3 e il 10 ottobre per le discussioni di accusa, della parte civile – la presidenza del Consiglio dei Ministri – e della difesa. L’udienza preliminare è cominciata il 14 novembre 2014.