Dovrà scontare 16 anni di carcere Nicola Scanni, il fotografo barese accusato di aver ucciso il padre Mario nell’estate del 2010. Oggi pomeriggio la Cassazione ha messo la parola fine al processo rigettando il ricorso che era stato presentato dalla difesa dell’imputato. I giudici romani hanno confermato in toto la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Bari ad aprile dello scorso anno, che da ora è esecutiva. Nicola Scanni fu arrestato un mese dopo il delitto dai carabinieri, attualmente è in libertà perché in primo grado fu assolto.
Secondo la ricostruzione della Procura di Bari, pm Manfredi Dini Ciacci, Nicola Scanni uccise suo padre, noto fotografo, nello studio fotografico per screzi legati a questione economiche. Sempre secondo l’accusa, lo colpì in testa più volte con un oggetto contundente che non è mai stato ritrovato.