Il presunto boss di Toritto (Bari) Cosimo Zonno avrebbe gestito il traffico di droga mentre fingeva di essere malato di Alzheimer. Il gup del Tribunale di Bari Giovanni Anglana, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato Zonno alla pena di 15 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e anche per falso e truffa, per aver finto per anni di essere malato di Alzheimer ottenendo così indebitamente dall’Inps l’indennità di accompagnamento mensile per complessivi 26mila euro.
I falsi certificati medici avrebbero anche consentito a Zonno, attualmente in carcere, di scontare per lunghi periodi la detenzione ai domiciliari anziché in cella. I fatti contestati risalgono agli anni 2008-2013. L’indagine della squadra mobile della questura di Bari, coordinata dal pm della Dda di Bari Lidia Giorgio, portò nel dicembre 2015 all’arresto di 31 persone. Il giudice ha condannato anche altri 15 imputati, tutti accusati di traffico e spaccio di droga, a pene comprese fra i dieci anni e i 12 mesi di carcere.