Dopo le proteste di questa mattina e le sollecitazioni da parte di tutte le associazioni universitarie, oggi il rettore dell’Università Aldo Moro, Antonio Uricchio, ha accolto la richiesta di prorogare al 31 luglio la scadenza della seconda retta e al 30 settembre la terza. Mentre fino ad oggi la scadenza per entrambe era la fine di luglio.
“Dopo le numerosissime segnalazioni ricevute e la mobilitazione di questa mattina di tanti studenti contro l’innalzamento delle tasse – spiegano i ragazzi di Link Bari – abbiamo portato al rettore un documento con tutte le richieste tanto per porre una soluzione immediata all’emergenza quanto per rivedere il sistema di finanziamento e di tassazione della nostra Università. È stata garantita la rateizzazione del pagamento della II e della III rata, la proroga delle scadenze delle suddette rate, e l’istituzione di un tavolo tecnico con le rappresentanze studentesche, le amministrazioni di Ateneo, regionali e comunali per discutere delle condizioni del diritto allo studio nella nostra città ed i possibili interventi”.
Gli studenti hanno chiesto l’abolizione di tutte le more e le penali per qualsiasi ritardo nei versamenti, l’erogazione delle borse di studio e il calcolo dei crediti sulla contribuzione per merito fino al 31 marzo, anziché al 31 ottobre dell’anno precedente.
“Abbiamo appena parlato con il rettore – spiegano i rappresentanti di Up, Università protagonista – che ha espresso parere favorevole rispetto alla richiesta di proroga da noi presentata, con scadenza al 31 Luglio per la seconda rata e 30 Settembre per la terza rata. La richiesta dovrà in ogni caso essere discussa negli organi il 26 Giugno. Abbiamo sottolineato quanto tale data sia vicina alla scadenza ma purtroppo la riunione del 26 è la prima disponibile, quindi abbiamo proposto una riunione straordinaria la prossima settimana”. I ragazzi di Up hanno inoltre chiesto una rateizzazione delle rette, su base semestrale o annuale. “Ci rendiamo bene conto – concludono – di quanto questo possa essere tecnicamente complicato da attuare, tuttavia non possiamo arrenderci all’idea che l’impedimento tecnico sovrasti la necessità umana e, specie trattandosi di una tematica di così grande rilievo, chiediamo uno sforzo alla governance di Ateneo affinchè queste nostre proposte vengano accolte”.