Shady, cantante che dopo l’esperienza a X-Factor è riuscita a mettersi in evidenza nell’ultima edizione di Amici, ha visto la recentissima pubblicazione del suo primo EP, omonimo, che è immediatamente balzato al secondo posto delle classifiche iTunes. Il disco consta di sei tracce e deve molto al lavoro di Davide “Boosta” Dileo (uno dei fondatori dei Subsonica), che ne è stato produttore e arrangiatore. Shady Cherkaoui nasce a Milano da genitori marocchini. Ha molto viaggiato, vivendo per brevi periodi in Australia e Nuova Zelanda. La cantante ha pure partecipato all’edizione del 1998 dello Zecchino d’Oro. Oggi studia ingegneria del suono presso la SAE di Milano.
C’è qualcosa che unisce i brani di questo primo EP?
Il filo conduttore che unisce i brani dell’EP è la chiusura del percorso ad Amici, mostrandone gli highlights tramite le canzoni che hanno caratterizzato questo bellissimo percorso, in aggiunta a tre inediti, ovviamente per aggiungere qualcosa di nuovo!
Quanto è significativo che questo EP si apra con un brano come Stay Home?
L’EP inizia con Stay Home non a caso, si tratta appunto della canzone col messaggio più profondo e quindi difficile da recepire: metterla all’inizio significa darle un’importanza primaria. Posizione che occupa anche nel mio cuore!
Come è nata la passione di Shady per la musica?
La mia passione per la musica non è effettivamente nata, nel senso che non c’è stato un momento preciso: canto da quando ho due anni ed è una cosa che ho sempre amato. Col tempo ho maturato una vera e propria passione che mi avrebbe poi condotto a voler fare questo anche di mestiere!
Shady sa ben destreggiarsi tra francese, inglese e italiano. Predilige una di queste lingue rispetto alle altre?
Prediligo sicuramente l’inglese perché è una lingua universale che può essere compresa da un tedesco, da un italiano, da un cinese, eccetera. Quando scrivo, parto direttamente dalla lingua scelta, anche se mi piacerebbe scrivere in più lingue possibile. Sicuramente l’inglese è però la mia lingua preferita.
Cosa si porta dietro delle esperienze di X-Factor e di Amici?
Beh, le due esperienze di talent che ho vissuto di sicuro mi hanno fatta crescere molto: più Amici ovviamente, visto che è durata molto di più. Ho imparato ad attendere, a gestire l’ansia, ad essere professionale e a godermi il più possibile l’esibizione che faccio!