I capolavori di Caravaggio e dei suoi seguaci più illustri, da Giovanni Lanfranco a Jusepe de Ribera, che nel XVII secolo operarono in Italia meridionale, sono in mostra fino al 24 settembre negli spazi del Castello Aragonese di Otranto (Lecce). Le bellissime opere esposte, a partire dal “Ragazzo morso da un ramarro” del Merisi, provengono dalla raccolta del celebre storico dell’arte e collezionista Roberto Longhi, tra i primi, a inizio ‘900, a riscoprirne il genio.
Intitolata “Caravaggio e i caravaggeschi nell’Italia meridionale dalla collezione della Fondazione Longhi”, l’importante rassegna è stata curata da Maria Cristina Bandera, direttrice scientifica della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, che ha compiuto una puntuale selezione delle opere lì custodite.