Per lussazione di spalla si intende un evento traumatico a seguito del quale si ha la fuoriuscita della testa omerale dalla sua sede anatomica articolare.
La lussazione può essere anteriore o posteriore. Può complicarsi con la lesione della cartilagine che riveste il labbro glenoideo (lesione di Bankart) o addirittura, se il trauma è particolarmente importante, l’urto della testa omerale contro la cavità glenoida, puo’ determinarne la frattura anche nota come Frattura di Hill Sachs.
Le cause di lussazione di spalla sono nella maggior parte dei casi traumatiche, legate generalmente alla pratica sportiva (primo tra tutti il rugby), ma anche a seguito di cadute o traumi accidentali.
In alcuni casi invece la lussazione è dovuta ad una lassità articolare congenita o acquisita che determina una significativa instabilità di spalla.
I sintomi di lussazione sono:
- dolore molto intenso
- impotenza funzionale
- deformità articolare
- edema e arrossamento della zona contusa
- formicolio (a volte)
- ipostenia dell’arto (a volte)
Come prima cosa è importante ridurre la lussazione mediante particolari manovre svolte dal medico che consentano di riportare in sede la testa dell’omero. In seguito il braccio va immobilizzato in un tutore per un periodo variabile tra le 2 e le 4 settimane. I tempi di recupero sono molto variabili e dipendono dalla gravità del quadro clinico e dalle caratteristiche biologiche dei tessuti coinvolti.
E’ molto importante iniziare tempestivamente la riabilitazione con lo scopo di recuperare la completa articolarità e la fluidità del movimento. In alcuni casi, oltre alla rieducazione attiva e passiva puo’ essere utile associare un massaggio decontratturante del rachide cervicale e della regione periscapolare, cosi’ da agevolare il movimento della scapola.
In una seconda fase diviene poi fondamentale il rinforzo muscolare degli stabilizzatori di spalla, al fine di prevenire eventuali altre lussazioni. Ciò che deve allarmare maggiormente sono le lussazioni recidivanti che colpiscono generalmente le persone più giovani e che vanno indagate accuratamente per poter scegliere il miglior approccio terapeutico, sia esso conservativo o chirurgico.