“Il reato di estorsione e la richiesta di pizzo sono ancora più gravi, moralmente e socialmente, perché uccidono l’economia dei nostri territori. Avere inflitto una pena esemplare di 14 anni al capo clan Francesco Diomede, condannato anche grazie alle testimonianze dei commercianti che si sono sottratti al giogo della malavita, è di buon auspicio perché si possa prevalere la cultura della legalità in tutti i settori della città”. Così il sindaco Antonio Decaro commenta la sentenza in primo grado nei confronti del clan Diomede.
Nel processo in questione il Comune di Bari, costituito parte civile, è stato rappresentato alla prima udienza dal sindaco in persona. Ieri la sentenza ha riconosciuto all’ente i danni morali e materiali patiti dalla città nella attività estorsiva perpetrata.