Il reddito di dignità rischia di restare al palo. I Comuni sono in difficoltà, non riescono con il poco personale a disposizione a smaltire le domande per accedere al Red, la misura introdotta dalla Regione Puglia per aiutare le famiglie povere rischia di incepparsi. A lanciare l’allarme l’Anci Puglia che ha chiesto la costituzione di un tavolo tecnico con la Regione.
“I Comuni – dice il presidente e senatore Luigi Perrone – come noto hanno pochissimi dipendenti e sono oberati di lavoro, quello quotidiano. Servono rinforzi per poter dare risposte celeri ai cittadini che vedono in Red uno spiraglio per ricominciare e alleviare le sofferenze economiche. Il Reddito di dignità ha avuto un grande successo, anche grazie alla buona pubblicità fatta e allo sforzo di tutti, adesso è necessario migliorare l’organizzazione per non rendere inefficace un importante strumento di contrasto alla povertà”. I Comuni chiedono anche di semplificare le procedure per “favorire la piena attuazione” e stringere i tempi di pagamento per coloro che hanno già cominciato a svolgere i tirocini. I sindaci lamentano il mancato confronto con l’Inps.
Insomma, a sei mesi dall’avvio, la macchina organizzativa non è ancora pienamente funzionante, mancano risorse umane e coordinamento. La riunione con la Regione si terrà il prossimo 8 giugno, “sarà un buon viatico – commenta l’assessore Negro – per impostare le riunioni di monitoraggio tecnico già fissate dalla Regione con i singoli ambiti territoriali per i giorni 12-13-14 giugno”.