Lottano da anni contro l’incuria e la burocrazia. Dopo essersi autotassati per provvedere autonomamente alla pulizia delle aiuole, ormai sommerse dalle erbacce, i residenti delle case popolari di viale Japigia sono pronti a scendere in strada. Stanchi di un mercato che crea più disordini che vantaggi e dello stato in cui versano le aree pubbliche attorno ai loro palazzi.
Sul posto Borderline24 ha verificato in che condizioni vivono i residenti della zona. Le aiuole sono piene di erbacce: ci sono topi e insetti di diverso tipo. Alcuni alberi con i rami raggiungono i primi piani delle abitazioni, permettendo a ratti e scarafaggi di avere una via di accesso negli appartamenti dei cittadini.
Altro problema è quello del mercato, diventato ormai una presenza troppo ingombrante per il quartiere. Le aiuole e i marciapiedi vengono utilizzati come deposito per bancali e rifiuti. Nei tombini viene gettato di tutto, a cominciare dai residui di pesce che, ovviamente, non fanno che alimentare il cattivo odore e i topi.
Una situazione per la quale i residenti hanno deciso di dire basta, convocando un incontro per il 7 giugno. “Siamo stanchi – spiegano – aspettiamo ancora l’acquisizione da parte del Comune, in base ad un atto che risale al 1958, delle aree tra via Di Vagno e via Daunia e tra viale Japigia e via Peucetia e quindi la conseguente manutenzione ordinaria di verde e marciapiedi”. Chiedono anche certezze sulla realizzazione del mercato nuovo di via Pitagora, liberando finalmente via Peucetia dalle bancarelle in strada.
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