Il vaiolo in Europa, e poi nel resto del mondo, dalle prime periodiche comparse cominciò a divenire stabile nel momento in cui gli spostamenti delle persone furono più costanti e intensi. Seppur presente nei secoli precedenti nelle Indie e in Oriente, quello europeo fu il focolaio da cui il vaiolo partì propagandosi nel resto del mondo a causa dei numerosi esploratori che navigavano e viaggiavano per colonizzare i nuovi mondi.
Il tasso di mortalità dato dal vaiolo nel XVIII secolo era estremamente elevato, si pensi solo che nel 1753 a Parigi l’epidemia provocò la morte di 20.000 persone, mentre crebbe a 60.000 il numero di decessi che pochi anni dopo toccarono alla città di Napoli. Con l’inizio dei viaggi verso il continente americano la malattia raggiunse anche i territori oltre oceano colpendo le popolazioni di Haiti, del Messico e il Brasile e via via, nel corso degli anni, anche il nord America. E fu proprio in America che, il 2 giugno del 1800, iniziò la prima vaccinazione di massa contro questa malattia che provoca, oltre dalla morte, la deturpazione del corpo, e grazie alla quale fino ad oggi sembrava essere stata debellata.