In grande spolvero i superfood della nonna, i prodotti biodiversi a rischio di estinzione che riscuotono uno straordinario e rinnovato successo per le proprietà salutistiche e il gusto sincero a cui vengono associati. Dalla carota viola di Polignano, alla testa di morte, ai peperoncini guardacielo, alle albicocche cafone, alle susine bianche, sono i ‘supercibi’ che un consumatore su quattro (25%) ha acquistato almeno qualche volta durante l’anno. E’ quanto emerso dall’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata in occasione dell’incontro su Le vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna” nell’anno dedicato dall’Onu al turismo sostenibile.
“La Puglia può contare su 632 varietà vegetali a rischio estinzione – commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – oltre ai 251 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaf, 9 prodotti DOP (5 oli extravergini, Pane di Altamura, canestrato pugliese, mozzarella di bufala e oliva Bella di Cerignola) e 29 vini DOC, oltre a. E’ tra le prime 3 regioni produttrici di cibo biologico con 4.803 produttori e la prima per numero di trasformatori con 1.796 operatori”.
Le carote viola di Polignano sono considerate un vero e proprio elisir di lunga vita anche grazie alle elevate quantità di polifenoli, flavonoidi e antocianine dal potere antiossidante, mentre il barattiere, antica varietà di cetriolo pugliese, è l’ideale per chi è a dieta, poiché assicura un elevato contenuto in potassio e basso di zuccheri e sodio.
Barattieri, popuneddha di Corigliano, carosello di Manduria sono calorici (contengono solo 13 calorie per 100 grammi di parte edibile), digeribili, ricchi in acqua (90%), vitamine A e C e sali minerali (potassio, sodio, calcio e fosforo), sono ideali nelle diete ipoglicemiche ed ipocaloricheAlcuni medici consigliano l’assunzione di peperoncini fino a cinque volte la settimana anche ai bambini dai 7 ai 16 anni. Il peperoncino ha un forte potere antiossidante, e questo gli è valso la fama di antitumrorale. Inoltre, il peperoncino si è dimostrato utile nella cura di malattie da raffreddamento come raffreddore, sinusite e bronchite, e nel favorire la digestione.
Sono solo alcuni esempi di ‘superfood’ offerti negli agriturismi di Campagna Amica che gli agrichef ripropongono ai turisti italiani e stranieri, grazie alla riscoperta delle ricette della nonna. La grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente – continua Coldiretti Puglia – attraverso scelte agroalimentari consapevoli è testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei 90 Mercati di Campagna Amica regionali che contano 4.500 giornate di apertura, 850 produttori coinvolti, 22mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 2.500 tonnellate di prodotto commercializzato.
“La Puglia, tra l’altro, può contare – dice il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali – del Gargano e dell’Alta Murgia – e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie. Va rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori, perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze, bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile. Il turismo enogastronomico è il vero traino dell’economia turistica pugliese anche grazie alle strutture agrituristiche che hanno fatto del cibo il vero testimonial di una Puglia da scoprire ”.
Quasi un anno fa è stata approvata la legge per la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. La nuova legge prevede l’Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare, l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, l’Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori. Inoltre, all’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) sono previsti interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla..
Per questo per i consumatori il KM 0 garantisce l’impatto 0. A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull’atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall’emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia – secondo Coldiretti – può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l’anno. E’ stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 chilogrammi di petrolio che liberano 22 chilogrammi di anidride carbonica, mentre l’uva dal Peru’ percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l’emissione di 20,2 chilogrammi di anidride carbonica.