Pena ridotta da 16 anni e 4 mesi a 11 anni e 8 mesi per il presunto assassino del 33enne Giuseppe Di Terlizzi, ucciso per errore il 10 aprile del 2011 davanti alla discoteca H25, a Bari. In appello, i giudici hanno condannato l’unico imputato, Cosimo Magaletti, ritenendolo colpevole dell’omicidio ma hanno diminuito la pena rispetto al pronunciamento di primo grado.
La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Stando alle indagini della squadra mobile, coordinate dal pm Giuseppe Maralfa, Di Terlizzi fu colpito alla testa per errore da un colpo di pistola dopo una lite tra due gruppi di ragazzi, alcuni ritenuti vicini ai clan Strisciuglio e Mercante, iniziata su facebook e degenerata con la sparatoria all’esterno della discoteca. Magaletti morì due giorni dopo per le gravi ferite.
Il vero obiettivo, però, sarebbe stato un presunto affiliato al clan Mercante, del quartiere Libertà, anche lui armato di revolver, che pochi istanti prima avrebbe tentato di sparare altri colpi contro un ragazzo dell’opposta fazione. Il tentativo fallì poiché l’arma si inceppò.