Il passaggio di Ferrovie Sud Est a Fsi è legittimo: è quanto ha sentenziato il Tar del Lazio che, quindi, ha confermato il trasferimento effettuato dal ministero dei Trasporti attraverso il decreto Delrio dello scorso 4 agosto.
I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato dalla cordata composta dalle società Arriva Italia, Ferrotramviaria e Cotrap che sostenevano che fosse necessaria una gara pubblica per l’acquisto di Fse. Il Tar ha giudicato legittima l’operazione sostenendo la tesi della difesa, cioè era nelle facoltà del ministero optare per la conservazione dell’asset patrimoniale in mano pubblica dell’azienda di trasporto pugliese.
La cordata riteneva illegittimo anche lo stanziamento di 70 milioni di euro da parte del governo per ripianare una parte dei debiti di Fse (che ammontano a circa 240 milioni complessivamente), perché poteva configurarsi come aiuto di Stato. I giudici, però, hanno respinto anche questa tesi.
A questo punto Fse si può considerare quasi salva, bisogna infatti attendere che il Tribunale di Bari e i creditori si pronuncino sulla proposta di concordato presentata 15 giorni fa dalla nuova direzione di Ferrovie Sud Est: se dovesse essere superato quest’ultimo ostacolo i 1.200 dipendenti potranno tirare un sospiro di sollievo.