Stava rientrando a casa dopo una visita domiciliare a un paziente affetto da Sla, ma è rimasta coinvolta in un incidente stradale ed è morta. Un’anestesista dell’Asl Bari, Caterina Pesce, è deceduta mercoledì scorso, per l’Ordine dei Medici “l’ennesima morte sul lavoro” che ripropone “il problema della sicurezza dei medici e del personale sanitario negli ospedali e nelle strutture territoriali”. Un problema che “non sembra aver trovato ancora risposte”, attacca Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici.
“Manca – dicono dall’Ordine – a oggi un progetto di revisione complessiva del sistema di emergenza e continuità assistenziale a livello regionale. Manca un quadro di censimento delle sedi territoriali, delle condizioni in cui versano e delle possibili soluzioni. Manca ancora all’appello, nonostante gli impegni presi dalla Regione, l’Osservatorio regionale sulla sicurezza”.
“Mi unisco al dolore della famiglia di Caterina Pesce per la loro tragica perdita – dichiara Anelli – ma devo anche ricordare che quella di Caterina è l’ennesima, drammatica morte sul lavoro che colpisce una categoria costretta ormai a lavorare in condizioni inaccettabili. Dopo le parole servono i fatti”.