“Resto per provarci ancora”. Il direttore sportivo, Sean Sogliano, conferma in conferenza stampa che rimarrà al Bari anche per la prossima stagione “come ha richiesto anche il presidente Giancaspro”, non accampa scuse per il fallimento dell’obiettivo play off e rilancia le ambizioni del club senza però “poter promettere la serie A”.
I bilanci – “Il Bari è da sette anni in B e deve muoversi da squadra di B – spiega – ponendo sempre attenzione al budget, cosa che quest’anno, con orgoglio, posso dire che abbiamo fatto. Questa stagione, infatti, non è stata alla “o la va o la spacca”, se saliamo in A è bene, altrimenti falliamo. Tutti i giocatori sono arrivati all’interno del budget della società. Anche l’ingaggio di Floro Flores è stato in gran parte pagato dal Chievo, mentre l’obbligo di riscatto valeva solo in caso di promozione A”.
La delusione – Non si appella alla sfortuna il dirigente biancorosso, che dice essere rimasto al Bari “non perché sono sotto contratto ma perché ho voglia di fare bene qui, altrimenti, come in passato è accaduto altrove, non avrei perso tempo e sarei andato”. Per il mancato aggancio alla zona promozione, Sogliano non accampa scuse: “Abbiamo staccato la spina e non mi spiego ancora il perché. Siamo sicuramente arrivati cotti a fine stagione anche a causa degli infortuni. Eppure sono convinto che questa rosa sarebbe potuta arrivare tra le prime otto”.
I rimpianti – “Il campionato è stato strano, il rendimento della squadra è stato altalenante e nell’ultima parte della stagione non all’altezza delle attese. Non me l’aspettavo. Ero convinto che questa squadra fosse in grado di arrivare nelle prime otto. Del resto, abbiamo battuto Frosinone, Benevento, Perugia e Carpi, che oggi sono in semifinale. E’ colpa nostra se non siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo”
Il nuovo allenatore – Sul profilo del nuovo allenatore che andrà a sostituire Stefano Colantuono, col quale “non ho avuto alcun problema, anche se non mi ha ringraziato prima di andar via”, il ds non si sbilancia: “Giovane o meno che sia, ci vuole una persona dalle idee chiare, un’identità di gioco precisa e voglia di stare al Bari. La squadra sarà costruita in base alle sue esigenze e alle sue richieste”.