MERCOLEDì, 18 DICEMBRE 2024
78,036 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
78,036 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Rizartrosi, soluzioni a lungo termine

Pubblicato da: Dott.ssa Elena Maccagnan | Mer, 24 Maggio 2017 - 14:45
rizoartrosi

La rizartrosi è una patologia degenerativa che coinvolge l’articolazione del primo dito della mano (pollice) causando dolore alla palpazione e limitando il movimento. E’ dovuta all’usura della cartilagine posta tra il primo metacarpo (base del pollice) e il trapezio.

Annunci

sanita.puglia.it

L’artrosi di questa articolazione è molto frequente (circa il 50% della popolazione oltre i 50 anni), colpisce più frequentemente la popolazione femminile di mezza età, insorge generalmente all’arto dominante per poi divenire nella maggior parte dei casi bilaterale. Si può presentare in forma isolata o associarsi ad altri disturbi dell’arto superiore come brachialgie o cervico-brachialgie, patologie artrosiche del rachide cervicale, epicondiliti, epitrocleiti ecc. L’esordio è generalmente caratterizzato da dolore alla palpazione della base del pollice e progredisce con dolore e difficoltà alla prensione, fino ad arrivare a limitare anche semplici attività della vita quotidiana come avvitare e svitare un vasetto di marmellata, abbottonare una camicia, allacciare le scarpe, ecc.

La diagnosi è generalmente clinica, ma lo specialista puo’ richiedere degli esami strumentali per valutare la gravità dell’artrosi o poter escludere altre patologie che entrano in diagnosi differenziale con la rizartosi. La terpia della rizartrosi, sia essa medica o fisica, è puramente sintomatica. I farmaci antinfiammatori sono in grado di ridurre la sintomatologia dolorosa per brevi periodi, mentre le terapie fisiche possono aiutare per periodi più lunghi. Anche le infiltrazioni con corticosteroidi danno spesso buoni risultati, ma transitori. Ionoforesi galvanica (con le mani immerse nelle bacinelle galvaniche, in associazione a farmaci antiinfiammatori), laserterapia e tecarterapia alleviano i sintomi e consentono di eseguire attività della vita quotidiana con meno dolore. La fisioterapia puo’ essere utile nel riprendere una buona manualità e motricità fine delle dita. Una novità nell’ambito delle terapie fisiche sono le onde d’urto radiali: numerosi studi dimostrano infatti una remissione dei sintomi anche per periodi di 6-9 mesi. Il vantaggio di queste terapie è la non invasività, le tempistiche di trattamento molto brevi (durano pochi minuti), e il ridotto numero di sedute (da 3 a 5).

Utile può essere inoltre indossare l’apposito tutore rigido che impedisce di sollecitare in maniera esagerata o anomala l’articolazione del pollice: movimenti scorretti porterebbero infatti al perpetuarsi dello stato infiammatorio e della sintomatologia dolorosa, generando un circolo vizioso senza fine. Il tutore ha infatti lo scopo di mettere a riposo l’articolazione. Va indossato tutto il giorno per almeno 15-30 gg. L’intervento chirurgico è riservato soltanto a pochi casi che non rispondono alle cure conservative.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Autonomia pediatrico a Bari, Lopalco: “Errore...

“Oggi mi chiedo, ancora una volta, se il dibattito pubblico e...
- 18 Dicembre 2024

Nel centro storico di Castellana c’è...

Nonostante le condizioni atmosferiche avverse ed un inaspettato blackout dell’illuminazione pubblica...
- 18 Dicembre 2024

Fabbisogno bilancio Puglia, ok a bilancio...

Con 39 voti favorevoli, il Consiglio regionale ha approvato la proposta...
- 18 Dicembre 2024

Omicidio 55enne nel Barese, forse una...

Sarà affidato venerdì prossimo al professor Antonio De Donno, dell'Istituto di...
- 18 Dicembre 2024