Sporcizia, maleducazione, attese apparentemente immotivate. Tutto ciò che in un ospedale pediatrico dovrebbe essere solo un incubo e che invece una giovane mamma barese racconta di aver vissuto pochi giorni fa, al Giovanni XXIII di Bari. Una storia che Terry ha voluto rendere pubblica, dopo aver letto del caso della bimba con febbre e vomito sballottata di notte dal Pediatrico al Policlinico, raccontato ieri da Borderline24.
“Avevo sentito che l’Ospedaletto funziona malissimo, ma solo quando vivi le esperienze sulla tua pelle puoi avere un’idea esatta della situazione. Medici in gamba ce ne sono, ma alcuni lavorano con un’aria di sufficienza nei confronti di mamme preoccupate per i loro piccoli. Per non parlare di infermieri scorbutici che sono lì solo ad aspettare di finire le otto ore, stanchi già da quando arrivano, e della pulizia che in un reparto pediatrico dovrebbe essere al primo posto”.
Dallo scorso 15 maggio, Terry ha trascorso al Pediatrico quasi una settimana, con il figlio di un anno ricoverato in Pediatria. “Respirava male, gli hanno fatto cinque prelievi. Poi da giovedì mi hanno comunicato che sarebbe uscito due giorni dopo, se il valore che preoccupava fosse tornato nella norma. Arrivato il sabato, però, il dottore che era di guardia ha tergiversato, comunicandomi che dovevano controllare un altro valore. Mi sono sentita presa in giro e ho firmato chiedendo di dimettere mio figlio” racconta.
Terry spiega che al Pediatrico non tornerà più “anche per la sporcizia inverosimile: quando ho acceso il ventilatore da soffitto, è caduta la polvere nei piatti” e per la scarsa cortesia: “Col bambino in braccio, ho chiesto a un infermiere un lenzuolo, perché il letto ne era sprovvisto. Mi è stato consegnato in mano, e mi hanno replicato poi in maniera piccata quando ho fatto notare che non sapevo dove far accomodare il bambino”.
Oggi Terry non sa cosa ha avuto suo figlio “né cosa hanno curato in una settimana di antibiotico e aerosol. Dicono che per avere la relazione di dimissioni devo aspettare i loro tempi, perché ho chiesto io di uscire anzitempo e che, anzi, devo fare quell’ulteriore prelievo che mi hanno chiesto. Ma, per farlo la pediatra vuole leggere la relazione di dimissioni”.