Dopo il vile attentato di Manchester, in Inghilterra, dove hanno perso la vita 22 persone, quasi tutti ragazzini che stavano assistendo al concerto di Ariana Grande, scatta la massima allerta anche in Italia. Da Roma è partita una circolare indirizzata a prefetti e questori in cui si chiede di “disporre misure adeguate di vigilanza in occasioni di manifestazioni che richiamano un alto numero di persone”. I concerti, come i luoghi affollati in generale, sono all’attenzione degli investigatori e dell’Intelligence italiana.
Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha convocato una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) alle 15 al Viminale, con la presenza dei vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence; mentre il ministro dell’Istruzione, Fedeli, ha chiesto un minuto di silenzio in tutte le scuole italiane per rendere omaggio alle vittime.
“Al momento non risultano italiani coinvolti” nell’attentato di Manchester, fanno sapere fonti dell’ambasciata italiana a Londra, che da stanotte sta lavorando in coordinamento con il consolato generale e l’Unità di Crisi della Farnesina. Intelligence e forze di polizia italiane sono in contatto dalla scorsa notte con i colleghi inglesi per avere maggiori informazioni sulla strage di Manchester e per eventuali scambi di notizie.