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Pink, capolavoro in due atti: la Bari del calcio femminile torna in serie A

Pubblicato da: Antonino Palumbo | Lun, 22 Maggio 2017 - 14:00

Un capolavoro in due atti. Il primo, scritto e recitato lo scorso 14 maggio, a Bitetto: 3-1 alla Roma Calcio Femminile reduce da 21 vittorie e aggancio in vetta, nell’ultimo turno del girone D di Serie B femminile. Il secondo, con finale thrilling ai calci di rigore, che l’appassionato pubblico giunto fino al centro sportivo Poggio degli Ulivi di Pescara ha gustato con il cuore in gola. C’è una Bari che torna in serie A e, come tre anni fa, è quella targata Pink Sport Time.

La festa delle ragazze allenate da Roberto D’Ermilio è scoppiata sul rigore parato da Roberta Aprile ad Antonietta Castiello, che ha inchiodato il risultato sul 6-5 per la squadra barese. E pensare che, pochi secondi prima, Proietti aveva sbagliato il penalty del possibile trionfo per la Roma, il decimo di una serie inaugurata dall’errore della barese Lucia Ceci. Alti, entrambi i tiri. Cangiano ha mantenuto la giusta freddezza per il sesto penalty della Pink, che ha preceduto la parata dell’azzurra Aprile.

Sarebbe stata una beffa per Lucia, esterno mancino classe ’90, la ragazza dei gol importanti, che anche stavolta aveva messo la sua firma sul tabellino portando in vantaggio la Pink al 14′ del primo tempo supplementare con un gran colpo di testa. Cinque minuti dopo, il pareggio delle romane con Pittaccio. Infine l’epilogo ai calci di rigore. E la grande gioia.

Peccato per la Roma, che avrebbe meritato a sua volta la promozione. Ma la Pink non ha rubato nulla. Entrambe in campionato vinto 21 partite, perdendo uno scontro diretto a testa. La Roma ha segnato di più, 83 gol contro 73. Le baresi ne hanno subiti tre in meno, 9 contro 12, anche perché prima del 3-1 sulle capitoline all’ultima giornata avevano mantenuto la porta inviolata per quattro incontri di fila. Solidità difensiva che è stata l’arma in più anche nello spareggio. E quando fra l’ultima avversaria e la porta non c’era più nessuna, ci ha pensato Aprile a parare il rigore della felicità.

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