Migliaia di persone sono in fila davanti alla cattedrale del Cristo Salvatore, a Mosca, per poter venerare le reliquie di San Nicola da Bari che ieri sono arrivate nella capitale russa. Le visite per il pubblico si sono aperte oggi alle 14 ore locali. Le reliquie del santo, accolte ieri dal patriarca della chiesa ortodossa Kirill, resteranno a Mosca sino a metà luglio, poi si trasferiranno a San Pietroburgo sino al 28 luglio, giorno in cui riprenderanno il volo per tornare nel capoluogo pugliese. E’ la prima volta in 930 anni che le reliquie di San Nicola lasciano Bari.
Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill, oggi, ha conferito al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano l’onoreficenza di San Serafino di Sarov, terza onoreficenza in ordine di importanza del Patriarcato di Mosca.
“Sua Santità Patriarca Kirill – ha dichiarato il presidente Emiliano – ha parlato in pubblico della Puglia. In lui è vivo il ricordo della restituzione della Chiesa russa di Bari al Patriarcato di Mosca, nel 2009, un atto che ha aperto una strada nuova nelle relazioni non solo tra le due chiese cattolica e ortodossa, ma tra i nostri popoli. All’epoca ero sindaco di Bari e ricordo bene che da quel momento si parlò della nostra come la città più russa d’Europa, unico luogo dove sia il Papa che il Patriarca potevano sentirsi a casa, nel nome di San Nicola. L’impegno profuso in tutti questi anni nel costruire relazioni di amicizia e dialogo tra Bari, la Puglia e la Russia trova oggi il più alto riconoscimento in questo segno di onore. E noi ancor di più lavoreremo per rafforzare questo legame”.
Il presidente Emiliano ha ricevuto l’onoreficenza a margine della divina liturgia che il Patriarca Kirill ha celebrato oggi nella Cattedrale del Cristo Salvatore, a Mosca. A sua volta ha donato al Patriarca la Medaglia d’oro della Regione Puglia con l’effige di San Nicola. Il popolo russo sta vivendo questo momento con straordinaria partecipazione e commozione, come lo stesso Emiliano ha evidenziato: “La saggezza di sua Santità Papa Francesco ha intuito la portata di un gesto come questo – ha detto il presidente – questo invito a portare la reliquia a Mosca non deve essere preso per uno di quegli atti che alle volte i laici considerano superflui o eccessivi. È un grande gesto di intelligenza politica”.