Nel 1975 si consegnano alle forze dell’ordine militanti radicali tra cui Emma Bonino, Gianfranco Spadaccia e Adele Faccio, segretaria del CISA, a seguito di un’autodenuncia per aver praticato aborti su donne che ne facevano esplicita richiesta. A seguito di questo arresto il movimento che sostiene il CISA incontra Marco Pannella e il Segretario del Partito Radicale e di lì cominceranno le battaglie che porteranno alla richiesta del referendum.
Dopo lunghe battaglie, il 22 maggio 1978 sarà approvata la legge n° 194 sull’aborto – “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” (testo completo) – che avrebbe consentito alla donna di poter ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza in una struttura pubblica entro i 90 giorni dalla gestazione e che prima di quel momento era punita con la reclusione.