La legge sulla responsabilità professionale dei medici sarà al centro di “Sicurezza delle cure e responsabilità sanitaria”, il convegno organizzato dall’Ospedale “F. Miulli” e la Federazione CISL Medici. L’approfondimento si terrà sabato 20 maggio (dalle ore 9,00, partecipazione libera e gratuita) nella sala convegni del Miulli e vede la coordinazione del dott. Francesco Quatraro della U.O.C. di Gastroenterologia dell’Ospedale di Acquaviva e Segretario Nazionale CISL-Medici.
Cambiano le responsabilità penali e civili dei medici (e dei sanitari). Nei desiderata: più trasparenza per i pazienti e sicurezza per le strutture. Se ne parlava da tantissimo tempo, oltre un decennio, e da molto si aspettava la sua adozione. Dopo un primo tentativo (con la legge Balduzzi), il contenzioso medico-legale è stato lo stimolo a creare una legge che ridefinisse la cornice e le regole complessive di un sistema che non tutelava più con la giusta adeguatezza né i pazienti né i professionisti.
Così la legge sulla responsabilità professionale (L. 8 marzo 2017, n. 24 – GU Serie Generale n.64 del 17-03-2017) da un lato tutela il medico (ma senza escludere le altre figure professionali dell’ambito sanitario), in particolare nella realizzazione dell’atto clinico (di per sé rischioso), preservandolo da eventuali tentativi speculatori; dall’altro tutela il paziente nel diritto ad una informazione completa e chiara, all’accesso agli atti ed al risarcimento dell’eventuale danno ricevuto in tempi brevi.
In attesa dei decreti attuativi, vi è chi afferma che la “legge Gelli” sulla responsabilità medica presenti più ombre che luci, paventando futuri e rilevanti problemi di contrasto tra strutture sanitarie e medici e di peggioramento del rapporto medico-paziente, che è esattamente il contrario di quanto si auspicava.