Chi dice che l’opera si può ascoltare solo a teatro? Certo, nel suo habitat naturale, la lirica riesce a trasmettere tutte le sfumature volute dall’autore e indicate nel libretto. Eppure ci sono casi in cui le storie pensate per la rappresentazione dal vivo ben si prestano a trasposizioni in altri media, come quello cinematografico. In particolare oggi parliamo della fortuna che Tosca di Giacomo Puccini ha avuto nel cinema, sia nelle trasposizioni fedeli che in quelle più originali.
Un film che è un’avventura, anche solo nella sua genesi, è la versione di Tosca del 1941, la cui sceneggiatura è firmata – tra gli altri – da Luchino Visconti. Le riprese si collocano a ridosso della seconda guerra mondiale, i cui sconvolgimenti geopolitici portarono a una lunga pausa nella lavorazione. Tra i tanti cambiamenti che turbarono il cast, l’annullamento del contratto del regista Jean Renoir e della protagonista Viviane Romance, non più graditi sul suolo italiano in quanto francesi: una storia di guerra, più forte e violenta dell’arte e della bellezza, così come nelle vicende raccontate da Victorien Sardou, l’autore del soggetto ripreso da Giacomo Puccini. Al posto della cantante francese, fu scritturata – come si legge nei titoli di testa – la soprano argentino-spagnola Imperio Argentina.
https://www.youtube.com/watch?v=-O585uHMdRw
A quella prima versione di Tosca, seguirono altre nel 1956, nel 1976 (con Placido Domingo nei panni di Cavaradossi) e – la più recente – nel 2001. Quest’ultima fu presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia ed è interpretata dalla soprano rumena Angela Gheorghiu (Tosca) e Ruggero Raimondi (Scarpia).
Una versione che merita sicuramente qualche parola in più – se non altro per la sua straordinaria interprete è Avanti a lui tremava tutta Roma con Anna Magnani. Il film, terminato nel 1946 con la regia di Carmine Gallone, è una trasposizione della storia di Tosca dalla Roma papalina a quella occupata dai nazisti. Nell’interessante parallelismo, i personaggi di Puccini cambiano il nome, ma non lo spirito: così, Tosca diventa Ada e Cavaradossi Marco. Scarpia, interpretato da Tito Gobbi, è – invece – un ufficiale tedesco a cui la Magnani si rivolge, resa cieca e ingenua dalla gelosia nei confronti del suo amante. Nel finale, Gallone si allontana dalla storia originale, dando un taglio positivo al destino di Cavaradossi che riesce a salvarsi proprio grazie a una rappresentazione in teatro della Tosca di Puccini.