Flavio Briatore ci ripensa e, intervistato oggi da Radio Capital nella trasmissione TgZero fa intendere di non voler abbandonare il progetto del beach club Twiga ad Otranto, finito sotto la lente d’ingrendimento della Procura salentina. “La magistratura fa il suo lavoro, non c’è nessuna acredine. E’ un atto dovuto – dice – c’è un esposto e ci sono delle verifiche. Ma noi siamo tranquilli e ripartiamo da qui”.
Poi ritorna sul turismo made in Puglia ed esclude che i turisti scelgano il Tacco d’Italia per la cultura: “Sento sempre parlare del calore umano, della cultura – dice – ma se uno vuole fare un viaggio culturale va a San Pietroburgo, a Roma, Venezia, a Parigi. Nno credo che per la cultura va in Sicilia, va in Calabria, in Sardegna o Puglia. La gente va in questi posti perché c’è un mare fantastico e ci sono ristoranti dove si mangia bene”.
Quindi attacca ancora: “Se volete alzare l’asticella, bene. Bisogna alzare il livello delle infrastrutture. Altrimenti tenetevi i turisti in sacco a pelo che fanno pipì per strada”. E aggiunge: “Non parlo di cementificare, ma di avere alberghi 5 stelle e sostenibili”.