Per meritarsi il paradiso bisogna soffrire tanto in terra e la New Mater ha dimostrato di saperlo fare fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultima lacrima e al Palagrotte ne sono scese tante. La squadra allenata da Lorizio ha rimontato al tiebreak Spoleto e riconquista la massima serie.
Un successo che arriva da lontano e dalla serie B2 da cui la società castellanese è ripartita con umiltà ed allo stesso tempo convinzione, dopo la dolorosa rinuncia alla A1 nel 2013. Tre promozioni ottenute sul campo incorniciate da una serata memorabile nella quale ogni singolo cuore (ed erano più di 2000) presente non hai mai smesso di battere neanche quando tutto sembrava perduto.
La Monini Spoleto merita però l’onore che concede ai grandi avversari nonostante una sconfitta che fa certamente male ma che non può togliere nulla alla grande stagione degli umbri.
La partita. Il Palagrotte è una bolgia , si fa fatica a respirare ed anche a sentire la voce dello speaker. Oltre alla presenza dell’amministratore delegato di Legavolley Massimo Righi e di Yvonne Schlesinge , vice direttore e responsabile eventi, c’è anche Mirko Corsano.
La Bcc spinge subito forte con Cazzaniga e Moreira vanno 5-1; con veemenza la Bcc tiene il vantaggio ma Spoleto si rifà sotto con Bertoli ed il muro di Bargi 12-11. I pugliesi però sono più che mai in partita e Djalma Moreira li riporta a+3, 15-12.
Monopoli trova l’attacco di prima che vale il 15-14 e il muro di Bertoli ottiene il pari . In campo però c’è solo un numero uno e si chiama Roberto Cazzaniga: attacca prima un pallone difficile conquistandosi la propria battuta e poi dai nove metri (5 ace) fa sfracelli , 22-17. L’abbrivio è tutto dalla parte dei padroni di casa che chiudono 25-22, con l’errore di Morelli al servizio.
Il secondo set vede Spoleto più aggressiva che trova subito punti dal servizio , la Bcc subisce e perde la verve iniziale; il muro non riesce a contenere l’attacco umbro ; Bertoli, Mariano e Morelli si infilano fra le maglie del muro castellanese e Spoleto ha vita facile in un secondo set quasi senza storia, 13-25.
Il Terzo set è un susseguirsi di emozioni che palla su palla si trascina sino agli ultimi scambi; il muro gialloblù continua a non trovare contromisure adeguate agli attacchi spoletini ed alla fine gli umbri trovano lo spunto decisivo con la battuta di Bertoli che spezza l’equilibrio infinito nel momento più importante, 23-25.
Si riparte con la Monini sicura del suo gioco in campo ma con i pugliesi aggrappati con le unghie; nelle fasi centrali del match Castellana è costretta all’errore e gli umbri allungano. Monopoli è preciso nella sua distribuzione in cambio palla i suoi compagni garantiscono sempre ottime percentuali soprattutto con Morelli. Dal 12-16 gli ospiti volano a due punti dalla Superlega, 17-23; a questo punto avviene l’imponderabile. Garnica va sulla linea di battuta e contestualmente coach Lorizio getta nella mischia Augusto Quarta al centro per Mario Ferraro.
La combinazione è formidbile, la buona serie al servizio del palleggiatore argentino punge la ricezione avversaria ; arrivano i muri di Canuto (strepitosa la sua prova) ma soprattutto le prodezze di Quarta che tocca a rete i due palloni forse più importanti della partita che consentono alla squadra di continuare a credere nell’impresa e con i contrattacchi dello stesso Canuto (17 punti) e di Moreira (25) di trovare una rimonta pazzesca (l’ennesima in stagione) portando la New Mater al 24-23. Spoleto è incredula e sbaglia a rete per il 26-24 che porta forse anche giustamente la partita al tiebreak.
Ecco l’ennesimo miracolo gialloblù che si materializza sotto gli occhi dei duemila e passa fedeli presenti sugli spalti; gli oleari partono forte spingendo come sempre bene in battuta; si cambia campo 4-8 e poi un altro break porta al 6-11. Lorizio si gioca la carta Scio alla battuta e il castellanese doc senza paura ne mette quattro con tanto di ace che riportano la Bcc a contatto, 10-11. I battiti sono a mille , il palagrotte ci crede , i ragazzi anche. Cavaccini è in ogni dove, Moreira un cecchino. Dalla battuta di Cazzaniga arriva il muro di Presta che vale il match point, 14-12. Moreira fa esplodere la gioia col suo marchio di fabbrica, la pipe: 15-13, la festa può cominciare.