Cittadini in assemblea al grido di “Daspo al G7”. Succede in piazza Cesare Battisti, dove si sono radunati per manifestare contro guerra e sfruttamento, esponenti della realtà politica e sindacale.
Numerosi i relatori ad alternarsi al microfono, appartenenti a partiti e associazioni eterogenei, ma concordi nel manifestare la contrarietà a qualsiasi forma di sfruttamento, di disuguaglianza sociale ed economica.
Un’iniziativa “contro la militarizzazione della città. Una piazza delle idee alternative al pensiero del liberismo selvaggio” spiega Sabino De Razza dell’Usb. Concorde Riccardo Petrella dell’Università del Bene Comune:
“La prima idea è l’inutilità del G7, dobbiamo in maniera vigorosa delegittimare questa idea che il G7 serva a rafforzare la cooperazione, sono 44 anni che si riuniscono, senza risultati apprezzabili. Riunioni che sono costate 5 miliardi di euro”. Mentre Michele Loporcaro (Rete Appulo-Lucana Salvalacqua) ha sottolineato: “Il 30 giugno si deciderà la sorte di aqp e noi un’idea ce l’abbiamo, che non sia società per azioni in modo da mettere al sicuro l’acquedotto più grande d’Europa”. Per Andrea Catone del Comitato contro la guerra “la storia di questi ultimi 25 anni sono parte di un programma di espansione economica ad est da parte dell’Unione Europea e politica da parte della Nato. Contro questo piano non servono slogan, ma una lotta precisa per il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione”. Una manifestazione dai toni decisi ma colorata e pacifica, in risposta ai timori di disordini legati al G7.