Da Padoan a Draghi, passando per Schauble, Hammond e Steven Mnuchin. Ecco alcuni dei protagonisti del G7 delle Finanze che si svolgerà a Bari nel fine settimana (11-13 maggio). Ma di cosa discuteranno ministri e presidenti delle banche centrali chiusi nelle sale del Castello Svevo?
Dalla crescita inclusiva alla lotta alle disuguaglianze, sino al cybersecurity e alla tassazione internazionale: sono queste le priorità in dell’agenda. Sul fronte dell’economia digitale il proposito è quello di preparare il terreno affinché l’anno prossimo, a livello Ocse, si possa iniziare a discutere concretamente di web tax. Non è in calendario, invece, la discussione sulle spinte protezionistiche a livello commerciale che arrivano da Usa e non solo. Prima dell’avvio del G7 finanze, però, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, avrà un confronto con il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, proprio su questo fronte, anche se tutto poi sarà rinviato al summit a Taormina tra i capi di Stato.
A Bari sono attese 20 delegazioni, oltre ai ministri delle finanze e i governatori dei sette Paesi (Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Canada, Stati Uniti e Giappone) anche il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, il presidente dell’Eurogruppo e i vertici di Bce, Fmi, Ocse e Banca Mondiale. Obiettivo concreto quello di trovare una ricetta comune per rafforzare la crescita. Nella due giorni pugliese, l’Italia proverà a fare passi avanti sulla web tax. A Bari si affronterà anche la necessità di un maggiore coordinamento delle istituzioni finanziarie internazionali per evitare sovrapposizioni e impiegare al meglio le risorse. E ci si concentrerà anche su cyber sicurezza e lotta al finanziamento al terrorismo, con un’attenzione particolare ai money transfer.