La devozione che resiste agli anni e ai chilometri. Il fascino del culto di San Nicola si conferma senza confini: le celebrazioni in onore del Santo hanno attirato a Bari pellegrini giovani e meno giovani, provenienti da ogni parte d’Italia e da diversi Paesi europei e non: russi, ucraini, romeni, anche molti tedesci e turchi. Pittoreschi nei loro abiti tradizionali, riconoscibili dai loro fazzoletti al vento, si mostrano con disinvoltura all’obiettivo dei fotografi, fieri di essere parte integrante di una grande festa.
Vengono anche dalla Lombardia, Sicilia ma soprattutto dall’Abruzzo. Nutrito il gruppo di fedeli partito da Gissi e da Chieti. Dopo 7 giorni di pellegrinaggio, inevitabile che sui loro volti compaia la fatica del cammino. Ma ogni sforzo è ripagato all’arrivo in processione della statua del Santo, e la stanchezza lascia il posto alla devozione e all’entusiasmo.
La loro giornata è iniziata presto, all’alba, con la santa messa in Basilica. Pellegrini che insieme ai baresi, dopo il corteo storico di ieri sera, hanno seguito la processione della statua del Santo che, al termine della celebrazione, è stata portata nelle chiese del borgo antico, nel Comune di Bari, e in alcuni luoghi rappresentativi delle istituzioni e dell’economia in città.
San Nicola, scrive su facebook il sindaco di Bari, Antonio Decaro, “guida il viaggio delle migliaia di persone che fuggono dalla guerra e dalla fame, e che si affidano al mare in cerca di un futuro”.