Proiezioni e danzatori aerei, break dance e face painting, diritti delle donne e violenza sui minori: il corteo storico di San Nicola “Tra cielo e terra” è diventato multimediale e contemporaneo ma sembra aver convinto le migliaia di persone che hanno raggiunto il centro di Bari per assistere allo spettacolo.
La festa padronale 2017 continua con la messinscena della traslazione delle reliquie (1087) diretta da Elisa Barucchieri. Oltre 500 figuranti – suonatori di tamburi, bambini, nobili, religiosi, cavalieri, popolani, cavalieri – hanno partecipato con devozione alla raffigurazione di sei “Quadri” (episodi o miracoli del santo) fino all’arrivo della Caravella in Basilica a Bari Vecchia.
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Come da tradizione il corteo è partito dal castello Svevo intorno alle 20.30, dove per accogliere il pubblico sono stati proiettati video di animazioni dell’artista Nadia Ischia. Il percorso ha interessato le strade comprese tra corso Vittorio Emanuele, e il lungomare Imperatore Augusto. I figuranti sono giunti alla Basilica fino a largo Abate Elia, mentre una delegazione dei componenti del corteo si è fermata davanti alla Basilica per la consegna del Quadro.
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E’ stato riproposto con successo, per il secondo anno consecutivo, lo spettacolo dei danzatori aerei con le musiche originali di Stefano Mainetti e la voce narrante di Elena Sofia Ricci, sorella della regista. Il primo quadro “Le colonne della cripta” ha coinvolto il gruppo di ballo in body painting (coreografie a cura di Mariangela Massarelli), il secondo è stato dedicato alla “manna” e alla capacità delle donne di lottare contro la malattia con canti e palloncini a elio. Protagonisti della terza rappresentazione, che descrive il miracolo dei tre bambini uccisi da un oste pedofilo, sono stati 16 ragazzi di etnia Rom. Il quarto è quello della “colonna e le fanciulle da maritare”, il quinto ha riguardato “la dote e le ragazze salvate dalla prostituzione”. Per ultimo la Caravella e i 62 marinai.