Corrono tenendo l’asta di una scopa tra le gambe, giocano con decine di palloni contemporaneamente sul campo, fanno gol se lanciano con la mano la sfera in uno dei tre anelli. Sono alcune delle regole rigorose del quidditch “babbano”, che unisce rugby, pallamano e dodgeball (palla prigioniera) allo sport di fantasia della serie di libri e film di Harry Potter. Una delle 16 squadre italiane di quidditch è il Cerberus Bari, team fondato nel maggio 2016, con un nucleo di 30 appassionati di ambo i sessi guidati da Niccolò Andrea Carissimo.
“Lo sport prende ispirazione dal film, ma non siamo tutti appassionati delle vicende di Harry Potter – spiega Carissimo, fondatore e cercatore con la maglia numero 327 – siamo quasi tutti studenti, ci alleniamo regolarmente al parco 2 Giugno in vista dell’unico torneo nazionale di quidditch”, la coppa Italia in programma a Brindisi il 20 e 21 maggio.
Come mostra il video, la amichevole tra Cerberus e Pescara Spartans si è giocata sul prato del parco Perotti: due squadre da sette giocatori (tre cacciatori, due battitori, un portiere, un cercatore) si affrontano per fare gol in uno dei tre anelli avversari utilizzando una palla da volley leggermente sgonfia chiamata “pluffa”. Le difese cercano di colpire gli avversari con della sfere da dodgeball, i “bolidi”, per eliminarli temporaneamente. Ogni gol vale 10 punti, e la conquista del “boccino” indossato dallo snitch runner garantisce altri 30 punti aggiuntivi.