Dodici donne in rosa testimoni della lotta contro il cancro al seno sfileranno nel corteo storico di San Nicola. E lo faranno nel secondo quadro della Manna Un inno alla vita insieme ad altre associazioni testimonial di tumore alle ovaie ed all’utero e la casa delle Donne del Mediterraneo.
Un momento importante, di forte impatto, come il corteo che richiama a raccolta tutta la città e migliaia di visitatori da fuori, vedrà quindi mostrarsi un tema delicato e attuale, per volere di Elisa Barucchieri, la direttrice artistica dell’edizione 2017 del corteo storico.
Le donne in rosa sono in rappresentanza dalla Susan G. Komen Italia, la stessa associazione che organizza la Race for the cure, che spiega come: “Se i quadri scenici del corteo sono sei, il secondo, quello della Manna e cioè l’acqua che sgorga dalle ossa del Santo – e che probabilmente già si formava nella Basilica di Mira – avrà una valenza particolare. Protagoniste saranno, infatti, donne che hanno conosciuto il cancro, che testimonieranno come dal tumore al seno, si possa guarire”.
Insieme alle Donne Komen saranno presenti anche altre associazioni con le loro testimonial: chi ha incontrato il tumore all’ utero o chi alle ovaie. La Susan G. Komen, infatti, sfilerà insieme all’Acto Bari, a Ui Togheter e alla Casa delle Donne del Mediterraneo.
Per la realizzazione del quadro scenico, allestito con la collaborazione del maestro Claudio Cutuli, sono stati utilizzati grandi palloncini trasparenti biodegradabili, riempiti di elio e di piume, che saranno posti nella cripta della Basilica. Le protagoniste intoneranno canti e sfileranno, con abiti realizzati in tessuti naturali, ecologici ed artigianali che le uniranno quasi in un unico abbraccio, a rivendicare la loro femminilità a dispetto del cancro.