E’ un Bari che non solo non sa più vincere ma non sa più nemmeno segnare. Da 450 minuti, recuperi compresi, i biancorossi non riescono a siglare un gol, è passato quasi un mese dall’ultima volta che i tifosi hanno potuto esultare: era il 4 aprile e Fedele chiudeva il match contro il Latina con una rete su calcio di punizione (2 a 0).
Da quel giorno per il Bari è stato un calvario che non si può solamente spiegare con gli infortuni: vero, le assenze di Brienza e Floro Flores sono pesanti (a queste si aggiungono quelle di Raicevic e Parigini) ma una squadra che punta alla promozione non può pensare di appoggiarsi esclusivamente su due calciatori, per quanto fondamentali e di qualità superiore alla media del campionato. Il problema del Bari nasce da una mancanza di idee, di una qualità del gioco in fase di costruzione che è sempre stata deficitaria. Un regista in grado di costruire delle trame in mezzo al campo probabilmente avrebbe nascosto i limiti offensivi. Nelle ultime 11 partite i pugliesi hanno segnato solamente 3 volte, un record negativo con pochi precedenti.
Impietoso anche il confronto con la passata stagione, che pure non fu di certo entusiasmanti: i punti di ritardo sono già 13. Numeri che devono fare riflettere la dirigenza del club, soprattutto in fase di preparazione del prossimo campionato.