Georadar per individuare nel sottosuolo droga e soprattutto armi nascoste. E’ iniziata la controffensiva della polizia per replicare all’escalation criminale che si è registrata a Bari negli ultimi tre mesi, in particolare nel rione Japigia dove in poco più di un mese sono state uccise tre persone.
Ieri sera l’ennesimo omicidio al San Paolo, vittima un 50enne incensurato e dipendente dell’Amiu, in precedenza a cadere sotto i colpi dei killer erano stati Nicola De Santis, 29 anni, e Giuseppe Gelao, 39 anni, entrambi ammazzati a Japigia in meno di un mese. Una situazione ormai fuori controllo, tra i clan mafiosi baresi si sono rotti gli equilibri ed è in corso una faida sanguinosa che non si ricordava da diversi anni. Le forze dell’ordine stanno passando al setaccio la città, concentrandosi sui rioni “più caldi” in questo momento: Japigia, ma anche Madonnella, e poi Libertà, San Paolo ed Enziteto.
Il problema maggiore è che le cosche hanno grande disponibilità di armi, per questo motivo la polizia sta impiegando gli strumenti più avanzati per individuare i depositi nascosti di pistole, mitragliette e kalashnikov. Il georadar, come mostra la foto di Borderline24, è in questo momento impiegato nelle campagne tra Japigia e Madonnella per individuare le armi nascoste sotto terra. Il macchinario è utilizzato H24 nei luoghi dove gli investigatori ipotizzano possano essere state conservate le pistole.