L’archivio a Modugno, il tribunale del Lavoro a Bari. E’ questa l’ipotesi emersa oggi durante l’incontro a Roma con il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli: alla riunione hanno partecipato il sottosegretario al lavoro, Massimo Cassano, una delegazione dei consiglieri comunali (Filippo Melchiorre, Giuseppe Carrieri, Fabio Romito e Michele Picaro) e i rappresentanti sindacali e legali, tra i quali l’avvocato Gianni Di Cagno, portavoce del neonato Comitato di Avvocati Lavoristi baresi.
Chiavaroli ha mostrato apertura verso la richiesta di avvocati e magistrati, cioè di evitare il trasferimento del Tribunale del Lavoro da Bari a Modugno. La soluzione alternativa individuata è quella di portare l’archivio a Modugno, lasciando la sezione Lavoro in piazza De Nicola. “Sono soddisfatto dell’incontro – commenta Filippo Melchiorre, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia – ora , però, vigileremo affinché si realizzi quanto ipotizzato durante la riunione”. Nelle prossime settimane ci sarà un ulteriore incontro al quale parteciperanno il presidente della Corte di Appello di Bari e l’avvocato Di Cagno.
“La frammentazione della funzione giudiziaria in due sedi distaccate in due Comuni diversi e peraltro difficilmente raggiungibili nelle ore di punta, creerebbe seri problemi all’attività professionale di centinaia di avvocati e ancor più agli utenti. E’ evidente che a Bari c’è un problema serio che da anni interessa gli uffici giudiziari, ma non si possono trovare soluzioni che rischierebbero di peggiorare la questione dal punto di vista organizzativo e strategico”, commenta Cassano. “Sono convinto che una soluzione debba essere intrapresa con il coinvolgimento decisivo degli addetti al lavori, avvocati, magistrati, rappresentanti del personale amministrativo – spiega Cassano – ricordo inoltre che al primo piano del palazzo di giustizia di piazza De Nicola, dove ha sede la sezione Lavoro, ci sono oltre 55mila fascicoli che dovrebbero essere trasferiti nella ex sezione distaccata di Modugno”.