Piccoli progressi, nessun gol. Né, ovviamente, vittoria. Il Bari delle cinque finali stecca la prima, all’Arechi di Salerno, pareggiando 0-0 e portando a 360 minuti il digiuno assoluto di reti e a 575′ il periodo senza gol in trasferta. Consola poco il risultato positivo, dopo cinque sconfitte in serie fuori casa e tre in campionato. Ma non era questo l’esito che i tifosi attendevano, sulla trafficata strada per i play-off, con Entella e Carpi – ottave a quota 51, dove ora ci sono anche Bari e Salernitana – che hanno la possibilità di allungare battendo rispettivamente Latina e Trapani nei rispettivi impegni della quintultima giornata.
Nel primo tempo il Bari è partito volitivo, sfiorando la rete in avvio con Fedele su una punizione a due in area (per retropassaggio forse volontario di Minala per Gomis), per poi arretrare il baricentro e badare soprattutto a difendersi dalle offensive della squadra di Bollini. Così, il 4-2-3-1 iniziale si è trasformato in un modulo più prudente con Furlan e Macek sulla linea dei mediani Fedele e Basha. Un modulo che il Bari ha interpretato con grinta, concedendo chance alla Salernitana solo nel quarto d’ora centrale. Prima Joao Silva ha segnato di testa (15), ma l’arbitro ha annullato per fallo di Rosina su Micai. Poi quest’ultimo ha respinto una conclusione di Minala dai venti metri. Infine, ha detto di no a Coda, per poi benedire il provvidenziale intervento di Sabelli sul tentativo di tap-in di Joao Silva. Poca roba, invece, sull’altro fronte, dove Maniero ha fatto a sportellate ma costruito poco. Una punizione di Furlan contro la barriera è stata l’unica ventata di speranza delusa, per i tifosi biancorossi.
La mole di occasioni è appena lievitata – ma non era difficile: nel primo tempo il Bari ha superato raramente il centrocampo – nella prima parte del secondo tempo. Lo spostamento di Macek alle spalle di Galano e Maniero ha permesso al Bari di avanzare il baricentro e di andare vicino al gol proprio con il 20enne ceco, la conclusione su retropassaggio di Galano è stata respinta alla disperata da Bernardini. I successivi tentativi di Macek (debole) e Maniero (ciccato) non hanno modificato il tabellino, così come quelli di Coda e Zito per i granata.
L’infortunio a Tonucci nel finale preoccupa Colantuono, anche se Capradossi è entrato bene in partita, aiutando egregiamente Moras a chiudere quasi ogni varco in un finale tutt’altro che concitato. In definitiva, un’occasione persa per entrambe e l’impressione che, se non col binocolo, il Bari i play-off rischia sempre più di “goderseli” da spettatore. Sabato prossimo, 29 aprile, al San Nicola arriva il Pisa. Intanto, il Bari resta in ritiro.