Sei feriti, uno in modo più grave costretto al ricovero. Ma poteva finire molto peggio, nel momento in cui un centinaio di pseudo tifosi del Lecce hanno attaccato nella serata di domenica (23 aprile) 60 supporter dell’Ideale Bari di Seconda categoria, di ritorno dalla sfortunata trasferta di Veglie (1-0). Ci racconta cosa è accaduto un ragazzo barese di 24 anni, che suo malgrado è stato coinvolto negli scontri violenti avvenuti in campagna. I leccesi di ritorno dal match casalingo al Via del Mare (Lega Pro) perso con il Messina hanno deciso di mettere in atto un vero e proprio agguato.
Cosa è successo ?
“Eravamo in 60, sul pullman, di ritorno dopo il match vinto contro il Veglie. In prossimità di una strada di campagna siamo stati costretti a scendere dal mezzo e a fronteggiare la carica improvvisa di decine e decine di ultrà”.
Cosa hai visto quando sei sceso in strada?
“Indossavano il casco, e avevano a loro disposizione un arsenale: pezzi di tufo dei muretti a secco, bottiglie di vetro, mazze e cinghie. Dopo un primo momento di smarrimento abbiamo deciso di reagire perché la situazione stava diventando davvero pericolosa. Anche la volante dei carabinieri che ci stava scortando si è allontanata per chiamare rinforzi”.
Quanto sono durati gli scontri?
“In 15 minuti è successo di tutto. Una parte dei baresi ha lanciato delle bombe carta in direzione del gruppo di leccesi, costretti a dividersi e disperdersi nella campagna. Da quel momento è iniziata la contro carica, ci sono stati molti corpo a corpo per difenderci, restare nel bus sarebbe stato una trappola. Personalmente sono stato colpito da una cinghiata e ho ancora la mano molto dolorante”.
Avete registrato altri feriti oltre al tifoso ricoverato?
“In generale un solo un tifoso dell’Ideale, nel corso della sassaiola, è stato colpito al capo ed è stato costretto al ricovero. Al termine di quei minuti di follia collettiva ci siamo accorti che un ultrà giallorosso era rimasto al suolo e non riusciva più a muoversi. Allora lo abbiamo aiutato ad alzarsi, era stato abbandonato dai suoi compagni sul terreno. L’arrivo di dodici pattuglie della polizia ha definitivamente sedato gli animi, poco dopo che gli ultras del Lecce avevano deciso di ritirarsi”.
Le ultime trasferte di campionato saranno a rischio?
“Non sappiamo cosa succederà, ma è probabile che nelle prossime settimane torneremo in Salento per giocare i play-off”.