Città di Giovinazzo. Il titolo onorifico, assegnato solitamente per decreto del Presidente della Repubblica, è stato ufficialmente richiesto dalla giunta comunale del centro barese al Ministero dell’Interno “a motivo dei ricordi, dei monumenti storici e dell’attuale importanza del comune di Giovinazzo”.
La candidatura è motivata da una scheda, presentata dal sindaco Tommaso Depalma prima in giunta prima e poi in Prefettura, nella quale sono raccolti gli aspetti sociali, civili, religiosi, culturali, paesaggistici di Giovinazzo.
Si parte dalla storia, dall’antica Natiolum, rifondata in epoca medievale in Juvenatium, si passa ai monumenti dell’attuale Giovinazzo – il Dolmen San Silvestro risalente al II millennio a.C., l’Arco Traiano, il Torrione Aragonese, le torri federiciane, il Palazzo Ducale e la Fontana dei Tritoni che domina Piazza Vittorio Emanuele II – e poi ai cittadini illustri. Dal Beato Nicola Paglia allo scrittore Matteo Spinelli, dal musicista Filippo Cortese ai pittori Carlo Rosa e Giuseppina Pansini. E poi, in tempi recenti, gli sportivi plurimedagliati Pino Marzella e Marinella Falca, e l’attore di origini giovinazzesi John Turturro.
Trovano spazio anche realtà sociali ed economiche come l’ex-convento dei Dominicani, l’Istituto Vittorio Emanuele II e le Acciaierie e Ferriere Pugliesi, le peculiarità produttive (olivocultura, pesca, terziario e commercio), il Rock Festival, i set cinematografici, i successi sportivi nell’hockey su pista (scudetto e Coppa delle Coppe targati Afp), il futsal(Giovinazzo Calcio a 5) e la ginnastica ritmica (Iris). Infine, i cittadini insigniti di riconoscimenti ufficiali: il brigadiere Francesco Rucci, vittima del terrorismo negli anni di piombo, il partigiano Angelo Ricapito, medaglia d’oro al valore militare, il carabiniere Luciano Pignatelli, ucciso nell’inseguimento di due rapinatori e medaglia d’oro al valor civile.