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Tra inferno e paradiso: l’impegno di Diego Conti

Pubblicato da: Giuseppe Fraccalvieri | Mer, 22 Marzo 2023 - 19:46

L’Impegno è il singolo di esordio di Diego Conti, il giovane cantautore di Frosinone che ha pure partecipato all’ultima edizione di X-Factor (la decima), nella categoria degli Under Uomini, sotto la guida di Arisa. Al di là di questo, l’artista è sempre vissuto a contatto con la musica e il suo profilo è decisamente eclettico: affianca lo studio della chitarra classica al conservatorio a quello di chitarra elettrica, senza mai dimenticare la sua passione per la musica anni ’70. Diego Conti ha anche partecipato come compositore e chitarrista all’ultimo album del rapper Clementino.

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Quante sono le anime musicali di Diego Conti?

Il Rock anni ’70 è stato il genere musicale che mi ha urlato contro “HEY, IMPARA A SUONARE UNA CHITARRA, CAZZO!!!!!!”. E così ho fatto, non potevo fare altrimenti. Non ho deciso niente io, ho sempre avuto la musica tra le scatole, per fortuna! Amo Keith Richards dei Rolling Stones per la classe, il gusto, l’eleganza… e perché non ha mai avuto freni. Ma anche Bob Dylan, Simon & Garfunkel, i Led Zeppelin, Joe Cocker e tanti altri, davvero troppi. Da lì è iniziato tutto. Poi crescendo mi sono avvicinato alla musica italiana, perché ricordavo dentro di me che, quando da piccolo dormivo, spesso mettevano i dischi di Celentano, Battisti, Modugno. E da lì si è aperto un altro capitolo immenso per me; da i già citati a Lucio Dalla, Jovanotti, Vasco Rossi, i Litfiba e tanti altri, davvero troppi. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che ama la musica: nessuno suona niente, ma collezionano cd cassette vinili da sempre… Soprattutto mio fratello Andrea, con il quale ho visto i concerti più belli della mia vita. E lo devo a lui. Naturalmente anche la musica classica è stata fondamentale per me. Iscritto al conservatorio che avevo circa 10 anni, lì ho capito che – si tratti di classica, rock, pop, dance, rap, soul, blues, o reggae – non fa differenza, se una cosa è bella è bella, punto! Il mio stile nasce da questa grande confusione, le mie canzoni quando nascono decidono loro come vogliono essere. E quindi eccomi, rispondo a queste domande mentre ascolto i Jamiroquai e i Daft Punk.

Come si è svolta la collaborazione con Clementino?

La collaborazione con Clementino mi riempie di felicità. Non nascondo che dentro di me ho sempre sognato una cosa simile. Questo grazie a Dj Shablo e Giovanni Valle di Thaurus Music che mi hanno coinvolto nel progetto. Ho registrato le chitarre per i brani Quando sono lontano e Ragazzi fuori che Clementino ha presentato al Festival di Sanremo negli ultimi due anni, e sono uno dei compositori della musica di Deserto, settima traccia del suo ultimo Album. Onorato!

Diego Conti è stato recentemente in concerto anche ad Amatrice

Sì, ho preso parte ad un concerto raccolta fondi per Amatrice che si chiama appunto Uniti per Amatrice, a Roma al Teatro Ambra alla Garbatella. Dare un contributo per aiutare le popolazioni colpite da questo maledetto terremoto credo sia doveroso.

Cosa ricorderà maggiormente di questa esperienza a X-Factor?

Di X-Factor porto ancora dentro di me l’adrenalina prima delle dirette dei LIVE delle audizioni. Non si può spiegare con le parole, alcune cose bisogna viverle e basta. Mi sento molto fortunato ad aver fatto parte di questa decima edizione, di averla vissuta e di essere rimasto me stesso dall’inizio alla fine di questo percorso. Ma io ho le mie canzoni, e quelle voglio cantare, e ora ci siamo.

Come si sta tra “inferno e paradiso”?

Tra l’inferno e il paradiso si sta da dio! Decido sempre all’ultimo momento dove andare. L’impegno è il primo singolo, che anticipa il mio primo album prodotto da Davide Maggioni per Rusty Records. Ho la grande fortuna di lavorare con loro, è la mia famiglia. Le mie canzoni si spaccano in due: quelle che scrivo di giorno e quelle che scrivo di notte. Presto usciranno anche quelle notturne, più maledette, più rock’n’ roll. Sono tra l’inferno e il paradiso appunto, decido sempre io all’ultimo momento dove voglio andare.

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